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Scienza, tecnologia, ambiente: la mostra del fotografo di "Time" Mattia Balsamini

L'esposizione rimarrà aperta fino al 30 aprile alla Galleria Harry Bertoia

Sarà inaugurata il prossimo 17 marzo alle 17:30 Se la notte scomparisse, la mostra fotografica di Mattia Balsamini, a cura di Matete Martini. L'esposizione, prevista alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone, rientra nella ricco programma della  XVI edizione del Pordenone Docs Fest. Le voci del documentario (29 marzo - 2 aprile). Un'iniziativa promossa dal Comune di Pordenone con Cinemazero allo scopo di sensibilizzare temi delicati e di stretta attualià.

Al centro di questo progetto sono due giovani artisti pordenonesi che si uniscono in una ricerca artistica che Balsamini, fotografo trentenne e già affermato a livello internazionale, ha dedicato all’inquinamento luminoso e all’incredibile “scomparsa del buio”. Ad accompagnare il percorso espositivo il libro fotografico Protege Noctem — If darkness disappeared edito da Witty Books, realizzato in collaborazione con il giornalista Raffaele Panizza, autore anche di tutti i testi  presenti in mostra. 

«Vogliamo andare oltre il sensazionalismo mediatico e l'infinità di immagini viste, prodotte e rilanciate in continuo - afferma Riccardo Costantini, curatore del Pordenone Docs Fest - spegnere le luci, rallentare e darci il tempo per riflettere, con i tanti film che si vedranno a Cinemazero e grazie alle foto di Mattia Balsamini in mostra alla Galleria Bertoia, che pongono l'accento sul tema sottovalutato dell'inquinamento luminoso». Per questo la sinergia tra il progetto fotografico e il festival del documentario conferisce alla città un punto di vista inedito sulla realtà. Un viaggio tra le ultime sacche di resistenza all’onnipresenza della luce che espone anche i rischi e i tentativi di correzione ai danni che l’assenza di buio. Azioni che stanno già concretamente causando all’ecosistema, compresi gli esseri umani. 

Balsamini intreccia scienza, tecnologia, temi sociali e ambientali raccontandoli usando il talento che lo contraddistingue. «Nella mia ricerca fotografica, il tema del buio è inteso non come entità da cui proteggersi, - afferma l'artista, - ma come spazio per esprimermi, per dare respiro a ciò che non si considera, per far emergere qualità che vengono appiattite dalla troppa luce che ci circonda giorno e notte». Il progetto infatti rappresenta una panoramica randomica che ribalta il senso comune e mostra quanto sia proprio l’oscurità negata a mettere a rischio degli equilibri che la sovrabbondanza di luce stanno già mettendo in crisi.

«Ringrazio Cinemazero per aver proposto questa mostra. L’esposizione di Balsamini rientra a pieno titolo in uno dei filoni culturali che il Comune sostiene, e cioè valorizzare, rilanciare e dare spazio ai giovani talenti della nostra città. In questo caso parliamo di un fotografo affermatissimo, a conferma della prolificità di Pordenone sotto il profilo artistico e culturale», dichiara l’assessore alla Cultura e vicesindaco Alberto Parigi.
 

Se la notte scomparisse, a ingresso libero, rimarrà aperta fino al 30 aprile, da giovedì a domenica, dalle 15 alle 19.


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